17° QRP SotaItalia day 18 Settembre 2022
Cima Monte Beni JN-54PD TO-313
Questo secondo appuntamento annuale del QRP-Sotaitalia Day dove ho partecipato come attivatore si è svolto nel migliore dei modi.
Il tempo è stato splendido oltre le aspettative, il luogo era ottimo e le attrezzature hanno funzionato alla perfezione riuscendo a portare a casa 32 collegamenti con un apparato di un solo W.
Coniugando la passione per la radio e le escursioni in montagna, un anno fa iniziai a verificare nell’appennino Tosco Romagnolo nell’area che va dalla zona del passo della Futa al passo della Colla di Casaglia, tutte le cime con caratteristiche idonee alla trasmissione VHF, libere a 360° e prive di vegetazione in modo da non ostacolare l’antenna direttiva che intendevo utilizzare e che non fossero ancora censite nell’elenco del SOTA.
Con me avevo il portatilino Yaesu FT-65 con il quale per ogni cima verificavo la qualità del segnale di alcuni ponti radio, quello del Monte Grappa il IR3 e quello situato sul Monte Beguia di Savona sulla frequenza di 145.575.
la prima cima con ottimi rapporti di ricezione e trasmissione fu quella del monte Gazzaro di 1125 metri, un pianoro erboso libero quasi su 360°
Il secondo fu il monte Canda situato nella catena montuosa a nord del Gazzaro, con i suoi 1158 metri, un pianoro erboso e vista a 360° fu l’ideale per il 16° SotaItalia.
Quest’anno nell’intento di esplorare altre cime vicine, ho scoperto il Monte Beni, una montagna dell’appennino tosco-romagnolo, la sua vetta raggiunge i 1264 metri, la più alta della zona e si trova nel comune di Firenzuola a ridosso della strada statale 65 della Futa, nel tratto compreso fra la località di Pietramala e il Covigliaio.
Il luogo si raggiunge con una strada bianca ancora ben percorribile che diparte dalla statale 65 nel paese del Covigliaio. La strada bianca termina sul monte Freddi presso i ripetitori ( semi abbandonati) della SNAM. Poche centinaia di metri prima, davanti al vecchio ripetitore SNAM ormai abbandonato da anni inizia il sentiero che porta alla cima del monte Beni. Un sentiero ben segnalato e percorribile con poche difficoltà, panoramico e attrezzato in più punti con panche per il riposo e per ammirare il bel panorama che domina le cime circostanti e la bella valle di Firenzuola.
A metà del percorso si incontra il luogo “la buca delle fate”, un pianoro di roccia dove sorgeva una vecchia torre Ubaldina di avvistamento per il controllo della strada che dal vicino passo della Raticosa portava in Romagna.
Gli Ubaldini erano una potente famiglia Ghibellina che ha dominato per un lungo periodo il Mugello e gli Appennini fino all’ultimo quarto del trecento.
La vetta si raggiunge con una camminata di circa 50 minuti, una volta arrivati, sul punto roccioso più alto svetta una grande croce in legno, alla base un contenitore per il libro delle firme e dei pensieri lasciati dagli escursionisti. Da li la vista spazia libera su 360° e nelle giornate serene come quella del 18 si vede molto bene la costa romagnola e il mar Adriatico.
Il luogo è attrezzato con una bella panca in legno per la sosta ed il pianoro erboso che sta di fronte sembra fatto apposta per sdraiarsi al sole.
E’ in quel punto che ho piazzato le mie attrezzature per il QRP-SotaItalia Day.
Quel giorno avevo con me la fida Lizzi (canina labrador) che attrezzata di due sacche a soma ha provveduto ad aiutarmi nel trasporto dei viveri, è stata bravissima senza risentire della fatica.
Anche le attrezzature meritano un cenno – da tempo ho cercato di realizzare tutto quello che poteva servirmi: radio di piccole dimensioni con batterie al litio, dispositivo per il controllo della tensione delle batterie, tavolino smontabile per la radio e per gli appunti, seduta, tenda parasole, antenna yagi 6 elementi con supporto fissato a terra.
La radio che ho utilizzato in questo ultimo 17° QRP-SotaItalia Day è stato lo Standard C-58 da 1 W
Essendo un appassionato di radio vintage, tempo fa mi misi alla ricerca su internet di un apparato leggero e di piccola potenza, anche gusto. Individuai un paio di C-58, uno inglese che veniva offerto funzionate ma mancante di un commutatore ed uno italiano guasto e mal tenuto, ma completo di tutto – optai per quello italiano - il C-58 funzione in FM, USB e SSB.
Dopo essermi accertato che il display si accendeva e che la manopola di sintonia lo muoveva, decisi di acquistarlo.
L’apparecchio era appartenuto ad un noto radioamatore siciliano SK nel 2012, arrivato disastrato, non trasmetteva e non riceveva, ma non era stato manomesso nelle tarature e completamente integro.
La riparazione è stata laboriosa, ha interessato il regolatore alimentazione, i finali, i suoi preamplificatori, l’oscillatore VCO, l’audio, il microfono, la presa di antenna e sostituito tutti gli elettrolitici.
Dopo l’intervento l’apparato funzionava correttamente in RTX con potenza di 1 W.
L’antenna Yagi 6 elementi l’avevo realizzata due anni fa, poi modificata per farla entrare in una sacca do 90 cm. Ho rifatto completamente anche la sua base in quattro elementi in alluminio per alloggiarli nella sacca – peso complessivo 4 Kg.
Ho dovuto rifare anche il tavolino smontabile ottenendo un peso di 1,2 Kg contro il vecchio di 2,5 Kg, tutto questo si è tradotto in un peso minore da trasportare nello zaino, dove ogni elemento trova agevolmente il suo spazio.
Nel prossimo futuro conto di realizzare un amplificatore lineare che aumenti la potenza del C-58 ad almeno 5-10 W.
Ringrazio l’organizzazione SOTA Italia che mi ha dato la possibilità di mettere a frutto questa mia esperienza che continuerà con altri aggiornamenti e idee sulle attrezzature da utilizzare.